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REFLUSSO FARINGO-LARINGEO
Lo studio dispone del metodo migliore per evidenziare in modo non invasivo il reflusso faringo-laringeo vale a dire la video-laringoscopia a fibre ottiche che, grazie al suo ingrandimento, consente di obiettivare in modo preciso le possibili lesioni da reflusso.
Durante la visita in studio, viene realizzato per ogni paziente sia un filmato che delle fotografie di modo da poter tenere sotto controllo l’evoluzione o il miglioramento dei reperti riscontrati in video-endoscopia. Alla luce dei reperti riscontrati durante la Video-Laringoscopia viene poi redatto il Reflux Finding Score (RFS) il cui punteggio dà un’indicazione della severità del quadro clinico.
Il reflusso faringo-laringeo comporta sintomi quali bruciore, secchezza o dolore alla gola, talora con senso di corpo estraneo che il paziente indica a livello della base del collo, voce che può risultare instabile o roca, secrezioni catarrali eccessive in gola, tosse, asma, senso di soffocamento ecc. Nella maggior parte dei casi non risulta percepibile dal paziente il ritorno di succhi acidi in gola anche perchè molti reflussi sono gassosi, notturni e di breve durata. Il reflusso, oltre ai sintomi descritti può portare a vere e proprie lesioni come edemi, ulcere, granulomi e può portare a sviluppare asma o problemi bronchiali. Nei fumatori può aumentare il rischio di neoplasie della gola o della laringe. E’ stato dimostrato che per produrre piccole lesioni faringo-laringee sono sufficienti anche solo 3 reflussi isolati alla settimana. La letteratura scientifica mette in evidenza come in caso di sintomi di reflusso faringo-laringeo non sia necessario eseguire una gastroscopia, che è da eseguire qualora siano presenti bruciore dietro allo sterno o allo stomaco oppure in pazienti a rischio di affezioni gastro-esofagee o come screening aspecifico.
Per saperne di più
Il nostro moderno stile di vita lascia poco spazio ai ritmi richiesti dal nostro organismo. Gli orari dei pasti sono spesso inadeguati e il tempo necessario per consumarli spesso insufficiente. Questi fattori, il tipo di alimentazione e lo stress con conseguente contrazione del diaframma, hanno favorito il diffondersi del reflusso faringo-laringeo, vale a dire il ritorno in gola di succhi o esalazioni gassose acidi dallo stomaco, anche se il paziente frequentemente non se ne accorge.
La terapia per risolvere le problematiche di reflusso faringo-laringeo sopra-elencate può spaziare dalla terapia farmacologica tradizionale a rimedi fitoterapici o omeopatici in base alla severità del quadro clinico o al desiderio del paziente di curarsi in modo più naturale, laddove le condizioni dei reperti riscontrati lo consentano. Va ricordato comunque che, in primo luogo, vanno sempre seguite le norme alimentari e posturali per la prevenzione del reflusso che verranno consegnate al paziente durante la visita, anche per potere prendere così meno medicinali. Risulta anche utile rilassare il diaframma qualora sia contratto, dato che può favorire sia il reflusso sia la formazione di ernia jatale da sciovolamento.