IPERTROFIA DEI TURBINATI

L’intervento con radiofrequenza o laser viene eseguito in anestesia locale e non è doloroso. Con questa tecnica vengono evitati sia l’anestesia generale, che il ricovero e l’inserimento di tamponi nel naso. E’ pertanto un intervento assolutamente ben tollerato e apprezzato dai pazienti che possono subito tornare alle proprie attività. La tecnica non prevede tagli, né suture né l’inserimento di tamponi nel naso. Non vi è dolore post-operatorio.

Nella ampia casistica della Dr. Prof.a.c. Isabelle Fini Storchi che riduce i turbinati per via sottomucosa e in maniera incisiva da molti anni non vi sono state mai recidive significative.
Infatti le metodiche per ridurre di volume i turbinati possono agire sia dall’esterno della mucosa del turbinato che dall’interno del turbinato stesso dove risiedono i vasi sanguigni dilatati, causa dell’ipertrofia stessa. La riduzione del turbinato dal suo interno mediante radiofrequenza risulta duratura nel tempo e meno invasiva rispetto ad altre tecniche che prevedono la causticazione del solo rivestimento esterno dei turbinati (e non dei plessi vascolari responsabili delle fluttuazioni di volume) rendendo più facile in questo modo la recidiva.
La riduzione di volume dei turbinati inferiori per respirare finalmente bene dal naso può essere inoltre effettuata in sedazione senza farmaci (ipnosi medica) per aumentare il comfort e la piacevolezza dell’intervento stesso e ridurre la percezione della sua durata che si attesta in circa 15-30 minuti a seconda dei casi.

Per saperne di più

L’ipertrofia dei turbinati è una causa molto frequente di difficoltà alla respirazione nasale. I turbinati nasali sono delle formazioni carnose contenenti una grande quantità di vasi sanguigni che in condizioni normali hanno la funzione di riscaldare, umidificare e filtrare l’aria inspirata.
Per svariati motivi tra cui fattori ambientali, ormonali, allergici, infettivi, i turbinati, in particolare quelli inferiori, possono aumentare di volume ostruendo in tale modo il naso e recando disturbi alla respirazione.
Anche l’uso o l’abuso, prolungato nel tempo, di spray vasocostrittori nasali può portare ad un aumento di volume dei turbinati, oltre a importanti rischi cardiovascolari (ipertensione, spasmi coronarici).
In caso di aumento cronicizzato di volume dei turbinati le terapie mediche purtroppo non sempre possono riuscire ad ottenere una riduzione di dimensioni duratura nel tempo. Pertanto può rendersi necessario l’intervento chirurgico.
Operando ambulatorialmente in anestesia locale e senza tamponi l’intervento risulta molto ben tollerato e i pazienti risultano soddisfatti della loro finalmente buona respirazione nasale.